Fondò la Congregazione Agostiniana della Beata Vergine di Monteortone, che venne approvata da papa Eugenio IV, già eremita di S. Agostino, nel 1434. Mentre si diffondeva la devozione alla Vergine e aumentavano le sue grazie, esplose un dissidio tra Venezia e Milano, che sfociò in azioni provocatorie, devastazioni, scontri. Da Monteortone frate Simone da Camerino partì come ambasciatore della Serenissima alla volta di Milano, per scongiurare la guerra. L’abile frate, con l’aiuto della Vergine, che aveva promesso la pace, ebbe successo.
Venezia e Milano stipularono la pace di Lodi, il 9 aprile 1454. Simone, morto il 12 marzo 1478, fu sepolto nella navata centrale della chiesa vicino alla Madonna che tanto aveva fatto amare.
La chiesa fu innalzata tra il 1429 e il 1435, consacrata il 28 agosto, festa di S. Agostino, del 1435, dal vescovo Pietro Donato di Padova.
Dopo l’incendio del 1441 che la danneggiò gravemente, la chiesa venne ampliata e abbellita a regola d’arte. Fu poi riconsacrata dal vescovo Pietro Barozzi il 28 agosto 1495, in onore della Vergine Assunta.
Durante il dominio napoleonico la chiesa venne spogliata di tutti gli oggetti più preziosi e i frati agostiniani furono costretti ad andarsene dopo la soppressione di tutte le congregazioni religiose. Successivamente gli Austriaci asportarono tutto ciò che i Francesi avevano risparmiato. La chiesa cadde in abbandono e trascuratezza fino a quando il sacerdote D. Giuseppe Erle ottenne dalle autorità ecclesiastica e civile l’uso perpetuo e, successivamente, la presenza di un curato.
Nel 1866 il governo austriaco cedette l’ex convento e terreni all’ospedale civile di Padova. S. Maria Assunta di Monteortone nel 1900 fu eretta dal vescovo G. Callegari a curazia sussidiaria di Abano e, il 31 dicembre 1925, dal vescovo Elia Dalla Costa fu elevata a parrocchia con territorio dismembrato da varie parrocchie. Don Ermenegildo Fogo ne fu il primo parroco.